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Per Jacques Prévert, Saint-Paul de Vence era un rifugio lontano dall’effervescenza della capitale. Per quindici anni, ci strinse amicizia con i più grandi artisti del suo tempo, ci esercitò il suo lavoro di sceneggiatore per il cinema, ci scrisse forse le sue pagine più belle.
Fu nel 1941 che Jacques Prévert, attirato sulla Costa Azzurra dal suo lavoro di sceneggiatore per il cinema, scoprì Saint-Paul de Vence. A quell’epoca, gli studi della Victorine a Nizza funzionavano a pieno regime.
Si trasferì alla "Résidence", che all’epoca era una locanda di campagna, prima di sistemarsi dall’altra parte della piazza alla "Colombe d’Or".
A Saint-Paul de Vence, incontrò spesso il pittore Pablo Picasso e Paul Roux, il proprietario della Colombe d‘Or. Tutti e tre formavano un trio di amici inseparabili. Ne possono testimoniare i numerosi collage di Prévert che decorano le pareti della famosa locanda.
La sua presenza attirò a Saint-Paul de Vence altre personalità del cinema, come i registi Henri-Georges Clouzot e André Cayatte che vissero per qualche tempo nel villaggio.
Alla fine della guerra, Jacques Prévert e sua moglie Janine affittarono la "Miette" (la "briciola"), una casetta nel cuore del villaggio. Poi abitarono "L’Ormeau", una grande casa situata fuori le mura, fino alla metà degli anni 1950.
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