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Nel XVI secolo l’Italia sebbene fosse una delle regioni più ricche, popolate e avanzate d’Europa era caratterizzata da una debolezza politica, essendo la penisola frammentata in molti stati rivali.
Tale debolezza politico-militare alimentò le ambizioni della monarchia francese e di quella spagnola.
Dalla fine del XV secolo Carlo VIII e Luigi XII rivendicarono i loro diritti ereditari prima sul Regno di Napoli e poi sul Ducato di Milano. Francesco I, che salì al trono di Francia nel 1515, a sua volta proseguì le guerre d’Italia. Carlo V, re di Spagna e suo rivale nello scacchiere europeo, lo affrontò nella penisola italiana, perché il possesso delle zone di Milano e del Piemonte gli avrebbe consentito di isolare territorialmente Francesco I e collegare la Spagna all’Impero d’Asburgo attraverso le Alpi.
Le truppe di Francesco I sconfissero le armate di Carlo V il 14 aprile 1544 a Ceresole, nei pressi di Torino.
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