Composta d’immaginario, di sofferenza e di riparazioni, sospesa ai quattro angoli di una struttura metallica come alle leggi dell’universo, la sua « Jarra » ci parla di libertà nel radicamento.
Ognuno di noi può dunque bere dalla « Jarra », questo dono della condivisione che connette ogni frammento, ogni gancio arrugginito, ogni riflesso della vita, come il pegno di un’esperienza unica di communione nella simplicità.